Il Micropagamento e’ un settore che specialmente in Italia deve ancora sfruttare tutte le sue potenzialita’. Per Micropagamento si intende il trasferimento di piccole quantita’ di denaro attraverso alcuni meccanismi tecnologici.
Appare evidente che questa modalita’ di pagamento e’ vantaggiosa quando le somme in gioco rendono troppo costosi o laboriosi i meccanismi di pagamento classici, tipicamente si parla di pagamenti fino a 5 euro.
In particolare le forme di transazione online (ma non solo) possono trarre un grande beneficio dall’utilizzo di queste forme di pagamento. La piu’ famosa ed utilizzata e’ quella attraverso SMS (tipicamente la raccolta di fondi)
Il decreto Legislativo che e’ entrato in vigore il 1 Marzo 2010 (Decreto Legislativo 11/2010 ) recepisce le direttive comunitarie in materia.
In sintesi con il decreto viene introdotta una nuova categoria di soggetti che possono prestare servizi a pagamento, autorizzando di fatto “persone giuridiche” che non rientrino nelle categorie esistenti a fornire servizi di pagamento in tutta la Comunita’, a patto di rispettare delle condizioni estremamente severe a tutela del consumatore.
La Grande Distribuzione sicuramente trarra’ grande beneficio da questa vera rivoluzione che sposta il microcredito dal sistema bancario classico a nuovi soggetti. Sara’ possibile infatti effettuare pagamenti con Card speciali su lettori POS fornite non piu’ da societa’ bancarie ma da enti terzi.
Potrebbe finalmente essere l’occasione per attivare e rendere pienamente operativi i sistemi di micropagamento anche sul web, superando gli ostacoli dei “free rider”, rendendo trasparenti, affidabili, semplici i pagamenti di piccole somme.
Naturalmente il telefono cellulare avra’ un ruolo fondamentale, e gli operatori telefonici potranno anche da questa rivoluzione normativa trarre buoni spunti per estendere ancora di piu’ il range di utilizzo del cellulare.
Un importante semplificazione del quadro normativo e’ prevista in caso di strumenti di pagamento che consentano singole operazioni o importi non superiori ai 30 euro, vengono inoltre ben definiti i limiti di applicabilita’ della normativa sui micropagamenti.
Anche i colossi dell’informatica si stanno attivando, goggle studia da qualche tempo un sistema per vendere le news dai giornali (fox anche sta andando in questa direzione convergente).
L’ingresso di un colosso quale Google nel mercato dei micropagamenti potrebbe davvero fornire una spinta all’avvento di questi strumenti, in quanto quello che davvero manca e’ uno standard di utilizzo, in quanto e’ impensabile che un utente abbia tanti conti con strumenti diversi su siti diversi, l’introduzione di uno standard tecnologico e di fatto rendera’ il tutto sicuramente piu’ fruibile, aumentando la fiducia nel metodo garantito da un brand forte come quello di google.
La sfida per il futuro e’ quindi quella di
1) Avere uno standard tecnologico univoco
2) Superare le resistenze dei free rider offrendo pacchetti di servizi appetibili a basso costo
3) Sfruttare al meglio gli strumenti di pagamento alternativo alle carte utilizzando la convergenza su un unico conto di diversi metodi di pagamento (carte di credito, cellulari, carte
4) Superare la diffidenza che sembra essere presente nei cittadini europei per cui la mancanza di PIN sulle nuove carte contactless per gli utilizzi quotidiani
Per ulteriori approfondimenti il testo del decreto legislativo
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